“Sig. Presidente della Corte di Appello,
Sig. Procuratore Generale della Repubblica,
Sig. Presidente del Tribunale,
Sig. Procuratore della Repubblica,
Signori Giudici e Signori Giudici onorari,
Autorità religiose, civili e militari,
Colleghe e Colleghi,
Istituzioni e cittadini,
in occasione di questa cerimonia, rivolgo a tutti Voi il saluto dell’Associazione Nazionale Forense, la più antica associazione degli avvocati italiani, che il prossimo anno compirà sessanta anni di età, e Vi porto il saluto personale del Segretario Generale, avvocato Giampaolo Di Marco.
RIFORME E STATO DELLA GIUSTIZIA
L’anno che è appena cominciato sarà un anno particolare per il mondo della giustizia, in ragione delle molteplici riforme che sono già entrate in vigore o che vi entreranno nel giro di breve.
In questo scorcio di anni ’20 del secolo che ancora chiamiamo nuovo, in questo mondo che abbiamo visto cambiare rapidamente nell’arco di pochi mesi e anni, con il ritorno a fenomeni che ci sembravano appartenere al passato, come una pandemia di grande aggressività e la presenza di una guerra nel cuore dell’Europa, noi operatori della giustizia abbiamo tutti scoperto che da noi, dal nostro lavoro quotidiano passa una larga fetta della modernizzazione e dell’efficientamento del sistema-Paese.
Sappiamo bene come con il P.N.R.R. il nostro Paese si sia impegnato a raggiungere obbiettivi di miglioramento di performance estremamente ambiziosi, soprattutto in ambito civile (in termini di smaltimento dell’arretrato ultratriennale e ultrabiennale e di riduzione del disposition time).
L’Associazione Nazionale Forense non ha lesinato critiche alle riforme approvate. Abbiamo soprattutto evidenziato come sia stata sbagliata la scelta di un intervento riformatore che si incentra ossessivamente ancora una volta sul rito e sulle regole processuali. Mentre sarebbe necessario intervenire sulle risorse del sistema giustizia (soprattutto quelle strutturali, non quelle temporanee del P.N.R.R.), sugli organici e sull’organizzazione del lavoro negli uffici giudiziari, oltre che sull’inserimento di maggiori competenze manageriali negli uffici.
OBBIETTIVI CONDIVISI E ORDINAMENTO GIUDIZIARIO
Tuttavia, devo anche sottolineare che ogni qualvolta vi è l’esigenza di lavorare in modo condiviso e con percorsi comuni, ogni qualvolta c’è l’esigenza di confrontarsi per il miglioramento della macchina della giustizia e del servizio che quotidianamente tutti noi, assieme, ognuno nel rispetto delle prerogative del suo ruolo, offriamo ai cittadini ed al Paese, l’Avvocatura e in particolare l’Associazione Nazionale Forense ci saranno sempre.
In questo senso mi sento di rivolgere un appello a tutte le professionalità presenti a questa inaugurazione: diamoci obbiettivi comuni, ragioniamo assieme di prassi condivise, nella comune consapevolezza che il buon funzionamento della macchina è un interesse di tutti.
Ci troviamo di fronte i mesi della prima attuazione di riforme processuali di vastissimo raggio. Mesi di grande fatica e in cui si porranno quotidianamente problemi e incertezze. Cerchiamo di darci tutti quanti una mano.
Nelle prossime settimane si riprenderà la discussione sulla riforma dell’ordinamento giudiziario, in attuazione della legge delega approvata lo scorso anno (Legge 71/2022). Questa sarà una formidabile occasione per gettare le basi di un proficuo lavoro comune.
Agli amici magistrati vogliamo dire che l’aumento delle forme di partecipazione degli avvocati nei consigli giudiziari e nelle valutazioni di professionalità è un arricchimento culturale per tutti, nell’ottica di rendere più partecipate le procedure di valutazione. Così come voglio dire che l’utilizzo di sistemi di misurazione oggettivi delle performance è un importante elemento di trasparenza. Non dobbiamo avere paura dei numeri.
L’Associazione Nazionale Forense crede che sia indispensabile che sia consentita all’Avvocatura una maggiore partecipazione all’attività organizzativa degli uffici giudiziari, dando seguito alle esperienze di buone prassi già esistenti in diversi Tribunali, con l’istituzione di cabine di regia per l’organizzazione dell’esercizio della giurisdizione con particolare riferimento alla gestione ed organizzazione degli Uffici del processo, che, così come altre esperienze quali “Osservatori della giustizia”, di “monitoraggio” ed i numerosi “protocolli”, siglati per la gestione delle udienze soprattutto nella recente fase pandemica, dimostrano la possibilità di fattiva collaborazione fra magistratura ed avvocatura.
Le direttrici del processo di efficientamento possono essere molteplici (e quasi tutte diverse dalle modifiche del rito). Ci si può confrontare sull’organizzazione delle risorse, utilizzo della giustizia complementare, digitalizzazione e utilizzazione dell’intelligenza artificiale e così via.
L’Associazione Nazionale Forense auspica che il 2023 rimetta al centro la giurisdizione e la risoluzione delle controversie, anche nelle forme alternative, in un rapporto complementare e non più oppositivo.
QUESTIONI RELATIVE ALL’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA NEL DISTRETTO
Il Sindacato degli Avvocati di Firenze e Toscana – quale associazione territoriale aderente all’Associazione Nazionale Forense – è assolutamente allineato all’appello alle diverse professionalità coinvolte nel buon funzionamento del “sistema giustizia”.
Il Sindacato, come ha sempre fatto, è lealmente disponibile alle più strette forme di collaborazione che permettano di valorizzare al meglio l’attuazione delle attuali riforme processuali e a dare il proprio contributo nell’ambito dell’attuale discussione in ordine alla riforma dell’ordinamento giudiziario, in attuazione della summenzionata legge delega.
Come Sindacato Avvocati vogliamo concludere sottolineando l’esigenza improcrastinabile di una migliore organizzazione del settore della volontaria giurisdizione e del Tribunale per i minorenni che stanno subendo gli effetti di una evidente penuria a livello di organico.
Con questi auspici l’Associazione Nazionale Forense augura a Voi tutti un proficuo 2023.
per Associazione Nazionale Forense
Il Segretario Generale Avv. Giampaolo Di Marco
per Sindacato Avvocati di Firenze e Toscana
Il Segretario Dirigente Avv. Paolo Assirelli”